Quando i dati diventano strategia

Come l’accesso alla connettività può guidare l’evoluzione del prodotto e aprire nuove opportunità di business

Sara Strizzolo
16 Maggio 2025
Dalla connessione al cambiamento
Una volta completato il primo step – la connettività – il dispositivo comincia a generare dati reali di utilizzo. Ma senza una strategia, quel potenziale rimane inutilizzato.
È a questo punto che entra in gioco la data strategy: uno strumento che consente di attribuire ai dati un significato strategico e di trasformarli in valore concreto, generando nuove opportunità di business, ottimizzazione dei processi e innovazione di prodotto.
Per molti costruttori, il progetto IoT si ferma alla raccolta: il prodotto è connesso, trasmette dati, che vengono raccolti e registrati sul cloud. Ma senza una data strategy chiara, il valore generato rischia di restare inespresso.
È qui che inizia la vera trasformazione.
Dalla frammentazione alla condivisione strategica
Nell'implementazione IoT è necessario compiere un passaggio fondamentale che trasforma radicalmente l'approccio al prodotto e al servizio: l'accesso democratizzato ai dati e la loro integrazione nei processi aziendali.
La vera rivoluzione strategica infatti deriva dalla loro distribuzione mirata all'interno dell'organizzazione:
- chi fa assistenza ha finalmente accesso ai dati operativi del macchinario prima di arrivare dal cliente
- i tecnici accedono ai parametri in tempo reale e allo storico senza il bisogno di intermediari
- il team R&D comprende come il prodotto viene realmente utilizzato sul campo
- il marketing comprende quali funzionalità generano valore effettivo.
Questo accesso rappresenta un cambiamento profondo nell'utilizzo delle informazioni. Significa integrare organicamente nei processi quotidiani i dati che iniziano a fluire ed essere disponibili a tutti i livelli decisionali.
I dati come leva strategica a 360°
L’accesso ai dati permette di passare da un approccio basato su:
- sensazioni e supposizioni
- sperienza soggettiva e aneddotica
- reazione ai problemi dopo la loro manifestazione
ad uno basato su:
- decisioni fondate su evidenze oggettive e misurabili
- anticipazione di tendenze e problematiche prima che diventino critiche
- ottimizzazione proattiva di prodotti e servizi.
Ecco alcuni ambiti aziendali dove una data strategy può generare valore immediato:
🔧 Progettazione prodotto
- Analisi delle funzionalità realmente usate
- Identificazione di criticità d’uso
- Evoluzione tecnica basata su insight reali
🛠️ Service & post-vendita
- Diagnostica predittiva
- Interventi più mirati e tempestivi
- Ottimizzazione dei costi di assistenza
📊 Marketing e go-to-market
- Comprensione dei pattern di utilizzo (in forma anonima nel rispetto della privacy policy) per mercato o area geografica, per categoria di cliente
- Identificazione di nuove esigenze del mercato
- Rafforzamento dell’offerta commerciale con servizi a valore aggiunto
💬 Vendite e relazioni
- Formazione della rete commerciale su dati reali
- Argomentazioni di vendita data-driven
- Nuove opportunità di upselling basate su utilizzo effettivo
L'IoT come leva per generare nuovo valore: dalla tecnologia ai servizi
Questa filosofia rappresenta un cambio di paradigma fondamentale: l'IoT non deve essere visto solo come un costo aggiuntivo (un "investimento a perdere") o un costo addizionale da far pagare ai clienti, ma un abilitatore di nuovi servizi che prima semplicemente non potevano esistere.
- Non si progettano più solo prodotti, ma
prodotti che abilitano servizi.
- Questi servizi possono essere interni (per l’assistenza, la manutenzione, il marketing) o esterni (per l’utente finale), e rappresentano nuove fonti di ricavo.
In quest'ottica la connettività si trasforma da semplice costo a vera e propria risorsa strategica che può guidare l'innovazione di prodotto basata su dati reali, rafforzando così il valore dell'investimento IoT e preparando un terreno fertile per la naturale integrazione futura dell'Intelligenza Artificiale.
Costruire una data strategy efficace
Tuttavia una data strategy efficace non è monodirezionale. Affidarsi a un solo caso d’uso per giustificare l’investimento IoT è spesso rischioso.
Serve invece una visione integrata e distribuita, in cui diversi attori aziendali (R&D, service, marketing, sales, management) abbiano accesso agli strumenti necessari per leggere, interpretare e utilizzare i dati, ma soprattutto trasformarli in una visione progettuale condivisa.
Questo richiede:
- strumenti semplici per la visualizzazione di dati ed insight (dashboard, app, Power BI, ecc.)
- cultura del dato, per passare da intuizioni a decisioni basate su fatti
- formazione continua del personale, dei partner commerciali e dei centri assistenza.
La formazione come motore del cambiamento
Per sbloccare questo potenziale, serve investire strategicamente nella formazione come elemento abilitante.
Questa formazione deve coinvolgere l'intero ecosistema. A livello manageriale, il percorso di innovazione parte dalla diffusione di una cultura del dato che stimola la consapevolezza del suo valore e del suo impatto strategico.
Il coinvolgimento deve poi estendersi anche alle figure più operative (commerciali, per comprendere e comunicare le potenzialità delle nuove applicazioni, progettisti r&d, rivenditori e partner, centri di assistenza e tecnici sul campo) attraverso:
- programmi formativi specifici per ogni funzione aziendale
- workshop pratici sull'utilizzo degli strumenti analitici
- sessioni di sensibilizzazione sul valore del dato
- definizione di project leader che guidino il cambiamento.
La formazione rappresenta il punto di svolta perché:
- trasforma la percezione: trasformando una "nuova tecnologia da imparare" in uno "strumento che semplifica e ottimizza il lavoro"
- crea consapevolezza del valore effettivo dei dati acquisiti
- abbatte le resistenze al cambiamento mostrando benefici tangibili
- integra tecnologia, processi e obiettivi aziendali.
Solo così l’azienda può trasformare la connettività in
vantaggio competitivo. Senza dati, tutto questo
non sarebbe possibile.
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